Quando parliamo di animazione eventi come facciamo in questo articolo parliamo di servizi importanti per tanti tipi di eventi e sono servizi che servono a rendere quest’ultimi più coinvolgenti, più divertenti e in certi casi memorabili.
Chiaramente possiamo menzionare vari tipi di eventi come una festa di compleanno o anche una festa di laurea, un evento aziendale e tra le feste di compleanno possiamo pensare alle feste per bambini o alle feste per 18 anni, oppure possiamo pensare una cosa diversa come sono le feste degli anniversari dei matrimoni.
Facendo riferimento, per esempio, ad una festa per bambini è chiaro che un servizio di animazione per loro è fondamentale anche perché altrimenti si annoierebbero e quando dei bambini si annoiano non riescono a stare nello stesso posto per varie ore.
Questi animatori si occuperanno di organizzare dei giochi o degli spettacoli di magia e altre attività divertenti, dipendendo tra l’altro come si sono messi d’accordo con i genitori dei bambini che fanno il compleanno o delle bambine e saranno anzi gli stessi genitori a dover capire se possono essere dei professionisti adeguati alle loro esigenze.
Se per esempio bisogna organizzare degli eventi più formali o altre serate di intrattenimento questi servizi possono includere spettacoli di cabaret, stand up comedy, servizi che servono a creare un’atmosfera divertente e coinvolgente magari per persone che hanno parlato anche di affari.
Certamente in questi casi e non solo farà la differenza la qualità degli artisti e anche l’esperienza nel settore che hanno ed ecco perché prima di scegliere bisogna andare a guardare delle recensioni degli altri clienti e capire come si sono trovati.
Oppure ad esempio prima menzionavamo una festa di laurea e in questo caso la cosa migliore sarebbe trovare un buon DJ che possa fornire un’animazione musicale che fa divertire tutti gli invitati e tutte le invitate, coinvolgendoli con momenti di divertimento e di grande musica.
In questo caso bisognerà trovare un DJ che abbia una certa conoscenza musicale e anche delle attrezzature di qualità e una certa abilità nel mixaggio
Non bisogna scegliere con superficialità i professionisti che si occupano di animazione di eventi
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte, quando ci troviamo a dover scegliere dei professionisti che si occupano di animare degli eventi non dobbiamo essere superficiali e dobbiamo muoverci con cautela.
Questo significa intanto stanziare un budget così almeno sappiamo quanto possiamo spendere e soprattutto possiamo mettere da parte quelle realtà che hanno delle tariffe che non ci possiamo permettere.
Altra cosa che dovremmo verificare è che le aziende offrono una vasta gamma di servizi di animazione, così che si possono adattare le nostre esigenze specifiche.
Così come dobbiamo assicurarci che all’interno della stessa impresa che operano professionisti qualificati ed esperti nel loro campo e da questo punto di vista basta chiedere informazioni sulle loro competenze.
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Con l’espressione animazione educativa si intende l’utilizzo dell’animazione in educazione, ovvero l’impiego dei metodi e delle tecniche ludico-espressive per realizzare dei processi educativi. In poche parole, l’animazione educativa rappresenta la traduzione del gioco in uno strumento pedagogico.
L’animazione educativa si basa sull’idea che le attività educative siano efficaci solo se vengono “animate”, proposte con “anima”, offrendo significati esistenziali, sociali, affettivi e cognitivi. Pertanto, l’animazione educativa, oltre a comprendere il concetto di divertimento (che caratterizza pratiche relative a un certo tipo di animazione, che rimanda alle vacanze, al turismo, alle feste), è finalizzata al cambiamento, alla crescita, a una maggiore conoscenza e consapevolezza di sé.
L’idea di coniugare animazione ed educazione, ludicità ed istruzione, sta alla base delle esperienze dell’attivismo pedagogico che ebbe origine alla fine del XIX secolo. L’educazione attiva, secondo John Dewey, esponente principale di questo metodo educativo, doveva includere tanto il gioco quanto il lavoro, doveva tenere presenti sia gli aspetti culturali richiesti dalla società sia le caratteristiche uniche e irripetibili dei singoli allievi. Infatti, si riconosceva che il gioco, nonostante sia retto da un sistema di regole, concede agli allievi di esprimersi creativamente, in quanto essi hanno un peso nell’interpretazione o modifica delle regole stesse. Così, caratterizzando il lavoro con l’atteggiamento proprio del gioco, si cercava di dare anima al lavoro scolastico rendendolo ludico, ma non dispersivo ed evasivo.
Tuttavia, l’origine dell’animazione educativa, così com’è definita, come animazione legata ai processi educativi, che si avvalgono di metodologie e tecniche ludico-espressive per coniugare anima e azione, è molto più recente. L’animazione educativa è apparsa in Italia alla fine degli anni sessanta come forma di protesta contro una scuola tradizionale, rigida e statica, che si riteneva avesse bisogno di un intervento trasformativo, che desse anima ai contenuti e ai metodi scolastici. A tal fine occorreva valorizzare attività creative, espressive, artistiche e ludiche, soprattutto da svolgere in gruppo, promuovendo l’interazione e la comunicazione. Questa strada venne intrapresa inserendo persone esterne alla scuola, gli animatori, il cui intervento era distinto da quello dell’insegnante. Questi doveva farsi carico del processo di apprendimento, per la cui attuazione gli strumenti espressivi non erano considerati un elemento esclusivo. Infatti, si tendeva a separare il serio dal divertente, il culturale dall’espressivo.
Con gli anni l’animazione educativa si è sviluppata attraverso studi e tecniche relative al lavoro e alle dinamiche di gruppo, alle attività creative e ludiche, finalizzate a favorire la partecipazione e la cooperazione e a facilitare il processo di insegnamento/apprendimento e di crescita, veicolando messaggi educativi e significativi. In altre parole, l’animazione educativa ha soprattutto lo scopo di sviluppare le potenzialità dei ragazzi, valorizzando le loro peculiarità e al contempo la dimensione del gruppo, come luogo elettivo per costruire conoscenze e sviluppare competenze. Si tratta, dunque, di predisporre le condizioni di accoglienza, serenità, condivisione, ascolto, fiducia e aiuto reciproco, promuovendo un atteggiamento ludico non solo in ciò che si propone, ma anche nel modo in cui si fa e nel senso che se ne dà. (Wikipedia)