Non è mai facile organizzare spettacoli per bambini e stiamo parlando di un servizio di intrattenimento e di divertimento per i più piccoli che può essere interessante in vari contesti e in varie situazioni e coinvolge professionisti specializzati nel settore dell’intrattenimento e in particolare dell’intrattenimento dei bambini.
Come dicevamo ci sono varie situazioni rispetto alle quali i genitori potrebbero decidere di contattare i professionisti in questo settore e la prima più scontata riguarda la possibilità di organizzare una festa di compleanno con un’animazione appositamente creata per rendere quel giorno ancora più memorabile.
Tutto ciò è in concreto si potrebbe tradurre in spettacolo nel quale sono coinvolti i clown, gli artisti di strada, maghi e giocolieri e tutte le attività divertenti del caso che servono a intrattenere i bambini che tra l’altro altrimenti si annoierebbero e i bambini quando si annoiano chiaramente iniziano a dare dei problemi.
Un’altra situazione può riguardare degli eventi pubblici: pensiamo ai festival o alle fiere o alle manifestazioni e altri spettacoli per bambini e tutto ciò per offrire intrattenimento alle famiglie e creare un’atmosfera divertente per i bambini che in quel modo ci vanno più volentieri a quell’evento.
Altra situazione potrebbe benissimo riguardare degli eventi scolastici e in quel caso chiaramente è la scuola che organizza questi spettacoli magari per una festa di fine anno e sono spettacoli che possono aggiungere un tocco di allegria, per esempio, per salutarsi prima delle vacanze e coinvolgendo professionisti che faranno divertire i ragazzi e le ragazze in questione oppure i bambini in questo caso.
Naturalmente sono vari i professionisti coinvolti rispetto all’organizzazione degli spettacoli per bambini e dipenderà anche di quale spettacolo si parla e per esempio possiamo parlare dei maghi e cioè degli specialisti nell’arte dell’illusione e della magia.
Professionisti che praticamente si occuperanno di realizzare trucchi magici coinvolgenti che faranno divertire i bambini e le bambine presenti.
Oppure possiamo parlare dei clown esperti nell’umorismo e nel divertimento e sono professionisti che intrattengono i bambini con vari giochi interattivi e con delle acrobazie o comunque con delle gag.
Sono vari i fattori che influenzano il preventivo finale per l’organizzazione di uno spettacolo per bambini
Tra i vari professionisti che dobbiamo menzionare che si occupano di organizzare spettacoli per i bambini non possiamo non parlare degli animatori che riescono a intrattenere anche un pubblico vasto di bambini con vari giochi, balli e canzoni e altre attività interattive, sempre con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione degli stessi.
Oppure si potrebbe pensare anche agli artisti di strada che in genere in uno spettacolo possono includere varie esibizioni e quando parliamo di artisti di strada parliamo per esempio di giocolieri o equilibristi e sono sempre delle persone che fanno divertire moltissimo i bambini e le bambine.
Per quanto riguarda i fattori che influenzano il preventivo finale il primo è la durata dello spettacolo, ma poi anche il numero degli artisti coinvolti, fino ad arrivare alle attrezzature e i materiali che dovranno essere utilizzati e parliamo di luci, impianti audio, costumi e materiali vari.
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Con l’espressione animazione educativa si intende l’utilizzo dell’animazione in educazione, ovvero l’impiego dei metodi e delle tecniche ludico-espressive per realizzare dei processi educativi. In poche parole, l’animazione educativa rappresenta la traduzione del gioco in uno strumento pedagogico.
L’animazione educativa si basa sull’idea che le attività educative siano efficaci solo se vengono “animate”, proposte con “anima”, offrendo significati esistenziali, sociali, affettivi e cognitivi. Pertanto, l’animazione educativa, oltre a comprendere il concetto di divertimento (che caratterizza pratiche relative a un certo tipo di animazione, che rimanda alle vacanze, al turismo, alle feste), è finalizzata al cambiamento, alla crescita, a una maggiore conoscenza e consapevolezza di sé.
L’idea di coniugare animazione ed educazione, ludicità ed istruzione, sta alla base delle esperienze dell’attivismo pedagogico che ebbe origine alla fine del XIX secolo. L’educazione attiva, secondo John Dewey, esponente principale di questo metodo educativo, doveva includere tanto il gioco quanto il lavoro, doveva tenere presenti sia gli aspetti culturali richiesti dalla società sia le caratteristiche uniche e irripetibili dei singoli allievi. Infatti, si riconosceva che il gioco, nonostante sia retto da un sistema di regole, concede agli allievi di esprimersi creativamente, in quanto essi hanno un peso nell’interpretazione o modifica delle regole stesse. Così, caratterizzando il lavoro con l’atteggiamento proprio del gioco, si cercava di dare anima al lavoro scolastico rendendolo ludico, ma non dispersivo ed evasivo.
Tuttavia, l’origine dell’animazione educativa, così com’è definita, come animazione legata ai processi educativi, che si avvalgono di metodologie e tecniche ludico-espressive per coniugare anima e azione, è molto più recente. L’animazione educativa è apparsa in Italia alla fine degli anni sessanta come forma di protesta contro una scuola tradizionale, rigida e statica, che si riteneva avesse bisogno di un intervento trasformativo, che desse anima ai contenuti e ai metodi scolastici. A tal fine occorreva valorizzare attività creative, espressive, artistiche e ludiche, soprattutto da svolgere in gruppo, promuovendo l’interazione e la comunicazione. Questa strada venne intrapresa inserendo persone esterne alla scuola, gli animatori, il cui intervento era distinto da quello dell’insegnante. Questi doveva farsi carico del processo di apprendimento, per la cui attuazione gli strumenti espressivi non erano considerati un elemento esclusivo. Infatti, si tendeva a separare il serio dal divertente, il culturale dall’espressivo.
Con gli anni l’animazione educativa si è sviluppata attraverso studi e tecniche relative al lavoro e alle dinamiche di gruppo, alle attività creative e ludiche, finalizzate a favorire la partecipazione e la cooperazione e a facilitare il processo di insegnamento/apprendimento e di crescita, veicolando messaggi educativi e significativi. In altre parole, l’animazione educativa ha soprattutto lo scopo di sviluppare le potenzialità dei ragazzi, valorizzando le loro peculiarità e al contempo la dimensione del gruppo, come luogo elettivo per costruire conoscenze e sviluppare competenze. Si tratta, dunque, di predisporre le condizioni di accoglienza, serenità, condivisione, ascolto, fiducia e aiuto reciproco, promuovendo un atteggiamento ludico non solo in ciò che si propone, ma anche nel modo in cui si fa e nel senso che se ne dà. (Wikipedia)